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Dom Dic 19, 2010 11:29 pm
Tecniche di modellismo - Termometri a infrarossi per motori
I termometri non sono la soluzione definitiva per la regolazione di un motore, ma sono comunque molto utili per la verifica della carburazione. Un sistema certo per vanificare la loro efficacia è quello di tenerli sporchi. Se non fate abbastanza per mantenere pulita la lente a infrarossi che legge il calore del motore non avrete mai letture affidabili.
Sporco, polvere, grasso e olio possono sfasare le temperature rilevate anche di 20 gradi, quindi prima di una sessione di corsa è meglio verificare le condizioni del vostro termometro. Potete usare uno straccio pulito, un panno per occhiali o una salvietta di quelle che si usano per pulire i monitor del computer così da non rischiare di graffiare la lente.
_________________ La passione per i motori è qualcosa che ti nasce dentro, sin da piccolo, quando sentire il rombo di un motore ti fa battere il cuore come una bella donna, è come una droga, ti nasce una dipendenza dal nitrometano,
tiziano Site Admin
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Dom Dic 19, 2010 11:32 pm
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Montoya
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Lun Dic 20, 2010 11:21 am
tiziano ha scritto:
Costo?
_________________ Gli amici,quelli veri,li riconosci dal fatto che fanno la tua stessa strada.
Gli altri,prima o poi,mettono la freccia.
tiziano Site Admin
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Ven Mar 11, 2011 9:06 pm
Cosa è Il Fusibile
Il fusibile è un dispositivo elettrico utilizzato al fine di proteggere il circuito elettrico, o elettronico, in cui viene installato, da eventuali sovraccarichi o cortocircuiti.
Il fusibile è un dispositivo elettrico utilizzato al fine di proteggere il circuito elettrico, o elettronico, in cui viene installato, da eventuali sovraccarichi o cortocircuiti.
Questa protezione è data dal fatto che, se la corrente trasmessa nel circuito supera una certa soglia prefissata, il fusibile fonde provocando così l'apertura del circuito, interrompendo l'afflusso di corrente.
In altre parole, potremo dire che, nel caso di cortocircuito o di sovraccarico, il fusibile si rompe per evitare che altre parti del circuito, più importanti e più costose, possano riportare danni.
Generalmente, il fusibile consiste in un contenitore di materiale isolate come vetro, ceramica o porcellana, al cui interno si trova un filo metallico che unisce i due terminali di contatto
Proprio questo filo rappresenta il cuore del fusibile, in quanto è la parte che, materialmente, fonde nel momento in cui la corrente che lo attraversa supera il limite stabilito.
Nei fusibili con contenitore in vetro, si può scorgere il filo metallico e, dunque, controllarne facilmente lo stato; nei modelli in ceramica invece, non essendo visibile il filo, un piccolo elemento mobile segnala l'integrità o, al contrario, la rottura del fusibile.
I modelli progettati per sopportare correnti elettriche di più grande portata, poi, il filo viene circondato da materiale inerte (solitamente, sabbia di quarzo), il quale consente un più veloce spegnimento dell'arco elettrico prodotto dalla rottura del fusibile all'apertura del circuito.
I diversi modelli di fusibili sono poi classificabili secondo il tipo di fusibile, ossia secondo la loro velocità di intervento.
Secondo questa classificazioni i simboli e le caratteristiche dei tipi di fusibili sono i seguenti:
- FF (a fusione ultrarapida): detti modelli ultrarapidi, generalmente poco diffusi, vengono utilizzati in circuiti in cui, anche un brevissimo picco di corrente superiore alla norma, può provocare seri danni al sistema.
- F (a fusione rapida): questi modelli vengono impiegati assai spesso poiché il loro intervento si verifica quasi simultaneamente al sovraccarico.
- M (a fusione semiritardata): poco diffusi rispetto ai modelli rapidi, questi fusibili hanno una velocità di azione, rispetto al picco di corrente, che si trova a mezza via tra quella dei modelli rapidi e quella di modelli ritardati.
- T (a fusione ritardata): in questo caso, il fusibile agisce con un leggero ritardo rispetto al sovraccarico ed impedisce così inutili interruzioni di corrente.
Infatti, vengono utilizzati, nei sistemi che, per esempio, all'accensione, producono un picco di assorbimento di corrente superiore al normale funzionamento. Il picco di corrente è dunque troppo breve perchè la velocità di risposta del fusibile gli consenta di intervenire. Se questi fusibili fossero in grado di reagire al picco con la stessa velocità dei modelli rapidi, sarebbe dunque impossibile accendere l'apparecchio.
- TT (a fusione super ritardata): questi modelli, dall'azione assai ritardata rispetto al verificarsi di picchi, vengono impiegati soprattutto su apparecchiature che sono spesso soggette a sbalzi di corrente (motori, condensatori, trasformatori...).
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tiziano Site Admin
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Sab Mar 19, 2011 1:26 am
ChargerMonitor
Software controllo caricabatterie IMAXB6 e altri.
ARTICOLO DI MARCO SINATTI
E' un semplice software che permette di monitorare e controllare i caricabatterie utilizzati nel modellismo.
L'ho sviluppato per il mio IMAXB6 ma ho avuto la conferma che è utilizzable anche su altri caricabatterie simili.
Nel caso dell'imax è necessario costruire una semplice interfaccia ttl-rs232, in altri caricabatterie con la Usb ma che vengono riconosciuti come porte COM non ha bisogno di adattamenti elettrici.
Permette di controllare tutti i valori di tensione e corrente, di registrarli durante i processi di carica e scarica e di salvare e visualizzare i grafici relativi.
Il software è scaricabile in fondo alla pagina, ma una volta installato genera un ID legato al vostro PC con il quale io posso spedirvi il codice di attivazione.
Il software è completamente gratuito, la protezione da me utilizzata è solo per evitare che venga utilizzato per scopi commerciali da terze persone.
Per ottenere il codice del programma è sufficente inviare una email a:
marcosinatti@yahoo.it
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maurone Moderatore
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Lun Apr 04, 2011 7:03 pm
FONTE:
SabattiniCars - L’elettrico on-road, ecco svelati alcuni segreti
Ci siamo…
Come vi ho promesso nella risposta che ho dato a Max nell’articolo riguardo il Termometro a Infrarossi, vi spiego alcune regole fondamentali nel mondo dell’elettrico…
Il termometro ci sarà molto utile perché i motori hanno una temperatura limite di utilizzo (per standardizzare diciamo 70°C), per cui dopo i 5 minuti di giuda, dobbiamo misurare la temperatura delle spire (i fili di rame che intravediamo dalle prese d’aria del motore) e se rileviamo più di 75°C significa che abbiamo un rapporto finale troppo lungo; viceversa se rileviamo meno di 60°C abbiamo un rapporto finale troppo corto.
Ma cos’è il rapporto finale?
Se prendiamo la confezione del motore brushless, noteremo che all’interno c’è un “bugiardino” che anzichè dirci la posologia, ci parla di rapporto finale di trasmissione consigliato e la temperatura limite di utilizzo
Partiamo con la definizione tecnica… (Wikipedia)
Il rapporto di trasmissione è un parametro utilizzato in meccanica per caratterizzare come il movimento si trasferisce da una ruota dentata ad un’altra in una coppia di ingranaggi.
Può essere definito come il coefficiente di moltiplicazione o riduzione della velocità di rotazione in una coppia di ingranaggi o pulegge che si trasmettono il movimento
Passiamo alla seconda domanda che poi è quella che più ci interessa, ovvero come si calcola.
Questo ci serve in modo particolare per decidere quale pignone dobbiamo montare sull’albero del motore brushless
Sistema di trasmissione del moto delle macchine elettriche on-road
Iniziamo calcolando il RAPPORTO DI RIDUZIONE DELLA MACCHINA (Drive Train Ratio) o DTR che è il rapporto tra i denti del differenziale (anteriore o posteriore) e quelli della puleggia.
Il RAPPORTO PRIMARIO (Primary Drive Ratio) o PDR invece è dato dal rapporto fra CORONA e PIGNONE
Arriviamo così a calcolare il RAPPORTO FINALE (Final Drive Ratio) o FDR che è dato dalla moltiplicazione dei rapporti DTR e PDR
Per gli amanti della matematica, ecco la formula estesa…
FDR = DTR x PDR ovvero = [Corona/Pignone] x [Differenziale/Puleggia] “che a colori” rispetto l’immagine è = [Rosso/Magenta] x [Blu/Verde]
Come detto prima, dal foglietto che è allegato al motore, noi partiamo conoscendo il valore di FDR e dobbiamo trovare i valori corretti di Corona (Rosso) e del Pignone (Magenta).
Generalmente si procede assegnando un valore alla Corona (generalmente si mantiene quella già montata), quindi l’unica incognita diventa il Pignone e con calcolatrice alla mano si va a tentativi per arrivare vicino al valore di FDR
La corona può cambiare perché capita che il motore non abbia abbastanza movimento per accoppiare i 2 ingranaggi
L’FDR non è un valore a sé, ma serve per sapere lo spostamento del il modello ad ogni rotazione dell’albero motore chiamato ROLLOUT
Il Rollout è il rapporto fra la circonferenza delle gomme ed il Rapporto Finale ovvero:
(negli ingranaggi T sta per Teeth che in italiano significa Denti)
(nei motori T sta per Turns ovvero Spire per fase)
Per cui riportando le formule che ho spiegato prima…
FDR
5,5 = (87/??) x (40/20)
Se mettiamo al posto di ?? il valore di 32 il rapporto anziché 5,5 diventa 5,44
mentre con 31 il tapporto diventa 5,61
Si tratta quindi di provare partendo dal pignone più piccolo
ROLLOUT
(62 x 3,14) / 5,61 =34,7 mm (spostamento macchina ad ogni giro di albero motore)
Non è finita qui…
In commercio avremo notato che corone e pignoni esistono con 2 differenti “codifiche” ovvero 48P (denti più grandi) o 64P (denti più piccoli)
Quindi quando prendiamo ad esempio un pignone, dovremo sempre specificare il “P“
(il valore P sta ad indicare il passo circolare in inglese Pitch)
ho provato di capire cosa si intende per passo circolare, ma purtroppo non ci sono molto riuscito, quindi chiedo a qualcuno di voi che lo sa, di spiegarlo meglio, grazie…
ho però trovato una formula semplice semplice per capire il passo di una corona o di una puleggia:
Diametro / (N° denti + 2) se il costruttore è americano, ovviamente misura in pollici, qundi dobbiamo dividere il risultato per 0.0254
Essendo un accoppiamento corretto quando i 2 ingranaggi sono a contatto solamente con le punte dei denti e non con le basi, ovviamente se prendiamo dei 64P avremo un accoppiamento più compatto e preciso (ma più difficile da realizzare); in generale dobbiamo accoppiare corona e pignone in modo che ci sia un minimo di gioco, facendo attenzione che tutti i denti si tocchino.
Ma Attenzione! Dobbiamo cominciare a considerare diversi parametri, dal tipo di pista alla temperatura raggiunta dal motore e al tipo di gomma usato. Sicuramente se si ha una pista di riferimento frequentata da altri piloti è sempre bene chiedere consiglio sul rapporto finale usato dagli altri, così da capire se si è in linea o meno. Poi si deve controllare la temperatura del motore a fine corsa. Anche in questo caso è bene riferire al costruttore del motore, seguendo il nostro esempio per Novak il motore dopo 5 minuti di corsa non deve avere temperatura maggiore di 71°C, se fosse superiore si rischia di danneggiarlo! In quest’ultimo caso vuol dire che si stava correndo con un rapporto troppo lungo, bisogna perciò accorciare il rapporto finale per permette al motore di scaldare meno.
Tags: automodello, Brushless, corona, elettrico, pignone, rapporto finale, Rapporto macchina .
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Mar Lug 19, 2011 6:00 pm
Le caratteristiche di tutti i servi in commerciohttp://www.servodatabase.com/servos/all
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corematto
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Mar Gen 28, 2014 9:34 pm
Nuovo apparecchio raffreddamento per batterie prima della carica, ideato dalla PINK ARROWS
http://youtu.be/K6nm3-GOF5s
Scusate a tutti, chiedo perdono ma la mia ignoranza non mi aiuta.
Stavo leggendo il calcolo del rapporto finale, la cui formula è
FDR = DTR x PDR ovvero = [Corona/Pignone] x [Differenziale/Puleggia] “che a colori” rispetto l’immagine è = [Rosso/Magenta] x [Blu/Verde]
La mia domanda è: il TT01 non ha nessuna puleggia sulla quale poggiare la corona, la quale è tutta un blocco unico.
Come si interpreta, in questo, la formula di calcolo?
maurone Moderatore
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Grazie Mauro, quello è per chi ha smartphones Android.
Per chi ha l'iPhone, come me, e magari legge ora, segnalo Gear Ratio Picker, che fa la stessa cosa e ha praticamente tutti i modelli Tamiya pre impostati.
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